L’andamento della pesca in FVG ha visto, nell’ultimo decennio, una costante diminuzione complessiva della quantità di pescato e dello sforzo pesca, in particolar modo ai mercati di Grado e Marano Lagunare. Mancanza di risorse, cambiamenti ambientali, diminuzione della produttività del mare e invasione di organismi in competizione (es. granchio blu), stanno cambiando velocemente il panorama nel quale si svolgono le attività di pesca.

La crisi colpisce anche il settore della piccola pesca costiera artigianale (praticata con le reti fisse quali da posta e trappole), molto selettiva e a basso impatto ambientale.
Consapevole di tale scenario, il Consorzio della Piccola Pesca dei compartimenti marittimi di Monfalcone e Trieste (CO.GE.P.A) sta operando da alcuni anni per la salvaguardia del mestiere tramite la ricerca di soluzioni che tutelino la risorsa e la incrementino.
Con il sostegno del sistema Confcooperative, si prevede di sostenere il settore della pesca costiera artigianale tramite delle azioni di protezione e ripristino dell’habitat ed il conseguente recupero della biodiversità in spazi marini dedicati (UPI=Unità Produttive Ittiche).

   IL PROGETTO


Si tratta di delimitare un’ampia porzione di mare (880ha circa) con fondali per lo più sabbiosi, al cui interno posizionare delle strutture artificiali sommerse*, aumentando così le superfici solide sulle quali possono aggregarsi e trovare habitat molti organismi marini.
Questo favorirà lo sviluppo di catene alimentari stabili e durature in grado di attirare i pesci e, grazie al gran numero di fori creati sulla struttura, favorirà il formarsi di aree di rifugio e di nursery dedicate all’accrescimento dei giovani pesci.
Nell’area di mare considerata, una volta attrezzata, l’attività di pesca verrà condotta in modo sostenibile. Sono state sommerse 64 strutture realizzando due aree circolari chiamate unità produttive: ogni unità è costituita da 32 moduli di forma piramidale costituiti dall’assemblaggio di 12 piastre tipo Tecnoreef e da 4 dissuasori allo strascico all’interno delle acque del Comune di Lignano Sabbiadoro.

Questo progetto rappresenta nella regione FVG un esempio innovativo di gestione integrata di una porzione di mare da parte dei pescatori, finalizzato a mantenere l’attività di pesca nel futuro, puntando alla sua sostenibilità non solo ambientale, ma anche economica e sociale.
L’area sarà gestita con un regolamento di pesca proposto dal consorzio CO.GE.P.A. e approvato dalla Regione Autonoma FVG.

 

*Nel caso del seguente progetto, si tratta di piramidi costruite agganciando insieme delle piastre forate in calcestruzzo. Vengono utilizzate per i seguenti scopi:
-protezione delle spiagge dall’erosione dovuta a mareggiate;
-aumento della biodiversità;
-ripristino degli ecosistemi;
-rifugio per i giovani pesci;
-attrazione per i pesci;
-incremento della pesca sostenibile e monitoraggio e ricerca;
-incentivazione del turismo.

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